Il Ponte Romano di Sigillo, conosciuto anche come Ponte Spiano o Ponte dei pietroni è un’imponente struttura che non è solo un monumento ben conservato, ma un simbolo tangibile della centralità di questa area sul percorso della via Flaminia.
Situato poco fuori dal centro abitato di Sigillo, nella parte nord-orientale dell’Umbria, alle pendici del Monte Cucco, il ponte testimonia la ricca storia della località. Sigillo era già abitata dagli Umbri prima dell’arrivo dei Romani, che la trasformarono in un loro Municipium.
Considerato un capolavoro dell’arte romana, il ponte aveva lo scopo di consentire l’attraversamento del torrente Fonturci. È stato realizzato con grandi blocchi, sovrapposti ed incastrati tra loro per rendere facile e agevole il passaggio. Le sue dimensioni sono notevoli per l’epoca: è lungo 32 metri e largo 3,25 metri in corrispondenza della volta.
La datazione precisa del ponte è oggetto di diverse attribuzioni: alcuni lo collocano nel II secolo a.C., altri nell’età augustea, mentre una fonte lo indica probabilmente risalente al II secolo d.C.. Indipendentemente dalla datazione esatta, la sua presenza è emblematica della centralità del paese. Il ponte rappresenta l’identità stessa dell’antico municipium romano di Suillum, che era retto da duoviri e disponeva di un collegio di magistrati quattuoviri. Suillum si trovava sulla nota Via Flaminia, dove era presente una “statio” chiamata Helvillum. Da Helvillum partiva una diramazione che, attraversando le montagne locali, conduceva ad Ancona e rimase in uso per molti secoli, fino all’inizio del ‘900, ed era conosciuta come la “Via del Postiglione”. Il Ponte Spiano costituiva quindi un collegamento antico e fondamentale tra il Tirreno e l’Adriatico.
Il Ponte Romano/Spiano di Sigillo, con la sua solida struttura e la sua storia millenaria legata alla Via Flaminia e al territorio del Monte Cucco, rimane un punto di riferimento cruciale per comprendere le antiche vie di comunicazione e il loro impatto sullo sviluppo dei centri abitati.
Accanto al Ponte Spiano, è stato installato lo Scudo Blu, il simbolo internazionale che indica un monumento da proteggere in caso di conflitto armato, come previsto dalla Convenzione dell’Aja.