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Ponte Mammolo / Fiume Aniene

Ponte Mammolo - Fiume Aniene

Foto di Pietro Francesco Laganà

L’origine del Ponte Mammolo risale all’epoca romana repubblicana e permetteva all’antica Via Tiburtina di attraversare il fiume Aniene, affluente del fiume Tevere. Il nome “Mammolo” appare per la prima volta nel 1388 e anticamente, Ponte Mammolo era conosciuto con i nomi di “Pons Mammeus” o “Pons Mammi”. Diverse ipotesi sono state avanzate riguardo all’origine di questo nome così particolare. Una teoria attribuisce il nome a Giulia Mammea, madre dell’imperatore Alessandro Severo (222-235), che ne avrebbe curato il restauro o la ricostruzione nel III secolo. Un’altra possibilità è che derivi da un certo Mammeo o Mammolo che ne avrebbe seguito la ricostruzione, un’ipotesi considerata credibile per l’epoca pre-imperiale a Roma, quando i ponti prendevano spesso il nome del loro restauratore.

L’ipotesi ritenuta più attendibile sembra essere però quella che fa derivare il nome “mammeus” da “marmoreus”, indicando che in origine il ponte fosse rivestito o costruito in marmo di travertino.

Struttura e trasformazioni antiche

In origine, il Ponte Mammolo era costituito da due o tre arcate, con quella centrale più grande delle laterali. Era realizzato in opera quadrata di tufo e travertino. Accanto al ponte, è stata rinvenuta un’antica banchina che fu poi utilizzata come base per strutture medievali.

Antichi disegni, come quelli conservati nel catasto Alessandrino, mostrano il ponte medievale munito di due torrioni alle estremità, forse resti di un’incastellatura o parte di una struttura difensiva che copriva l’intero ponte. L’aggiunta di torri è riportata anche in un documento medievale del 1244.

Eventi storici legati al vecchio ponte

Il Ponte Mammolo è stato testimone di numerosi eventi storici nel corso dei secoli. La tradizione narra che Annibale si accampò presso questo ponte durante la sua calata verso Roma. Nel VI secolo, fu distrutto da Totila durante la guerra gotica, venendo successivamente ricostruito da Narsete.

Nel medioevo, il ponte fu teatro di importanti incontri ed eventi. Nel 1111, sul ponte o nelle sue vicinanze, avvenne lo storico incontro tra l’imperatore Enrico V e Papa Pasquale II, nel contesto della lotta per le investiture tra papato e impero. La storia ricorda anche il passaggio su questo ponte di Papa Innocenzo III nel 1133, di ritorno dalla Francia, accompagnato da Lotario II e sua moglie Richenza, che scortò fino a Roma.

Per la sua posizione strategica, il ponte fu oggetto di contese militari. Fu occupato da Antonio da Pontedera nel 1433, genero di Nicolò Fortebraccio. Successivamente, nel 1485, fu occupato da Paolo Orsini. Il ponte apparteneva dal 1200 ai Conti di Tuscolo, privilegio passato poi ai Canonici del Laterano e, nel 1472, al monastero di Santa Croce in Gerusalemme.

Il nuovo Ponte Mammolo

Le vicende che portarono alla costruzione del nuovo Ponte Mammolo sono legate alla distruzione del vecchio nel XIX secolo. Nel 1849, durante l’assedio della Repubblica Romana, il ponte fu fatto saltare. Le fonti attribuiscono l’azione ai francesi per ragioni belliche, o, secondo altre ipotesi, a Giuseppe Garibaldi. L’obiettivo era ostacolare la difesa della Repubblica Romana.

Il vecchio ponte venne abbandonato, lasciando solo i ruderi visibili ancora oggi. L’elevato costo stimato per il restauro del vecchio ponte (4000 scudi) spinse il governo papale, sotto Papa Pio IX, a decidere di costruire una nuova struttura. Il nuovo ponte venne edificato 400 metri più a valle (rispetto al corso dell’Aniene) rispetto al vecchio, e la Via Tiburtina venne rettificata di conseguenza. I lavori iniziarono tra il 1853 e il 1854. Il nuovo ponte, terminato nel 1857, fu anch’esso fatto saltare nel 1867, in occasione della battaglia di Mentana, prima di essere ricostruito e inaugurato definitivamente nel 1871.

Il vecchio Ponte Mammolo, una volta abbandonato, cessò la sua funzione di collegamento principale sulla Via Tiburtina. Oggi, i suoi resti sono visibili in via degli Alberini o via Palmiro Togliatti, costituiti dalla rampa orientale, l’arcata destra e i basamenti dei piloni centrali.

Testi di www.annazelli.com

Ponte Mammolo – di Adrien Manglard – 1753 – rijksmuseum

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